Storie di vita, d’arte e di commercio
Un racconto della città attraverso la storia: avvenimenti e personaggi richiamati dalla toponomastica
Dal 4 al 1 agosto 2019

Un tassello della programmazione de “Le notti colorate”, promosse dall’assessorato al Turismo del Comune di Cagliari, è affidato per l’edizione 2019 alla compagnia teatrale Il crogiuolo, storico gruppo fondato da Mario Faticoni e attualmente diretto da Rita Atzeri.

Dal 4 luglio al primo agosto, ogni giovedì, Il crogiuolo in collaborazione con altri gruppi locali e non solo, racconta di volta in volta una diversa via cittadina, individuata tra le classiche del commercio e le decentrate in un’ottica di ampia promozione della città, privilegiando nella narrazione in parole, musica e danza, episodi rilevanti o curiosi della sua storia e dei personaggi che hanno contribuito a renderla celebre. Anfitrione delle serate sarà l’attore Alessandro Bordigoni che presenterà le performance in lingua inglese, per favorire la fruizione delle stesse anche da parte di un pubblico composto da turisti.

Si comincia il 4 luglio negli esercizi della Via Regina Margherita, tre le performance in programma che verranno ripetute ad intervalli regolari alle ore 21:00, alle ore 21:45 e alle ore 22:30, negli spazi dell’Hotel Regina Margherita, nell’atelier delle sorelle Camba e nell’Enoteca Biondi.

Protagonisti delle performance Fabio Marceddu che nella hall dell’Hotel racconterà il suo antenato, La scala di ferro, Aurora Simeone e Marco Nateri, che nell’atelier di Patrizia Camba racconteranno Enedina Antara e Gisella Vacca, accompagnata dalla fisarmonica di Stefano Minnei, che comporranno nell’enoteca Biondi un’ode al vino.

Gli spettatori potranno passare da una performance all’altra seguendole tutte, traghettate dai musicisti dell’associazione Symponia, che tra le 20:30 e le 23:00 animeranno anche le via Manno e Garibaldi.

 

DETTAGLI
Intrecci di Patrizia Camba – Fragili Fogli

Da “Intrecci” di Patrizia Camba, si tiene lo spettacolo “Fragili fogli, il volto dell’artista-bambina”.
Il progetto di Marco Nateri, da tempo affascinato dalla figura di Edina Altara (sassarese, pittrice, illustratrice, ceramista, creatrice di moda), si sofferma sui primi anni della vita dell’artista. Anni trascorsi in un’epoca che non conosceva televisione, smartphone né giochi elettronici, in cui la manualità dei bambini era altra rispetto a quella simultanea e abbreviata del touch.
Lo sguardo si rivolge alla biografia emotiva dell’artista-bambina, al suo profilo silenzioso, ai tempi lunghi e sognanti della sua infanzia. Edina è occupata a manipolare le pagine colorate del suo mondo di carta, un universo di giocattoli, giochi e figure; una produzione delicata di cui nulla è rimasto. Fragili fogli. I
n scena, per questa produzione del Teatro del Sale, Aurora Simeone e Marco Nateri.
Lo spettacolo, destinato ad un solo spettatore alla volta, verrà replicato a ripetizione dalle 21:00 fino alle 22:30.

Hotel Regina Margherita
Nella hall dell’Hotel Regina Margherita andrà in scena invece, alle ore 21:45, “Emergenze artistiche” di e con Fabio Marceddu, regia Paoletta Dessì, regista collaboratore Antonello Murgia, produzione Teatro dell’Armadio.In un’epoca di rivalutazione del patrimonio artistico nell’area italiana, anche la Sardegna non è stata immune da opere di restauro e ripristino delle strutture architettoniche e artistiche legate alla memoria collettiva Emergenze racconta in forma di monologo gli subiti dal patrimonio monumentale della città di Cagliari e dell’Isola. Ma non solo Emergenze artistiche, anche ambientali e sociali.
Il lavoro è un monologo nel quale confluiscono varie tecniche del racconto: dialoghi irreali, soliloqui, canzoni, materiale sonoro. Non ci sono scenografie, solo pochi elementi scenici. Teatro di narrazione e canto, con canzoni originali cantate dal vivo. Particolare importanza come in qualsiasi forma di teatro di narrazione, la scelta linguistica che mai è casuale ed alterna all’uso dell’italiano, l’italiano regionale, la lingua sarda ed altre lingue a seconda dell’argomento trattato.

Enoteca Biondi
L’Enoteca Biondi, ospiterà invece “ In vino versi”, recital poetico-musicale dedicato al vino, di e con Gisella Vacca e con Stefano Minnei alla fisarmonica
La storia del vino attraversa costantemente la storia dell’umanità; il vino fluisce attraverso le epoche come sangue nelle vene dei popoli e veicola tracce delle loro tradizioni e dei loro gusti.
Scorre sovente sugli altari delle religioni: negli antichi riti dionisiaci come in quelli attuali del cattolicesimo; persino nel mondo islamico, sebbene ne fosse, e ne sia, vietato il consumo, attraverso il vino si esplorò l’alchimia della distillazione per i rimedi medicinali e le essenze delle piante.
Il vino e la cultura, in senso lato, percorrono dunque spesso strade parallele. Infatti, tantissimi poeti, scrittori e musicisti hanno dedicato almeno un frammento delle loro opere a questo liquido ingrediente della tavola imbandita, così pregno di simboli e significati.
Alcuni di questi autori fanno parte del recital, che è in continua evoluzione, perché si possa dare spazio, di volta in volta, alla notevole quantità di testi per i quali non basterebbero intere settimane di letture.
Non può mancare Baudelaire, dal cui poemetto dedicato al vino, contenuto nella sua opera più nota, il musicista austriaco Alban Berg compose Der Wein, una poderosa aria da concerto per soprano e orchestra.
Attraversiamo terre e continenti e troviamo ancora Borges, Herman Hesse, Yeats e Kavafis e Neruda e altri poeti meno conosciuti ma non meno appassionati, fino al nostro Montanaru, che racconta di mense ed esistenze parche a cui basta un bicchiere di vino per diventare sontuose.
Del vino si racconta con l’intero spettro emotivo; nel vino si annegano dolori e dispiaceri e un piccolo calice può trasformarsi per un istante nell’alveo del Lete oppure in un caleidoscopio che esalta la bellezza e la sensualità della vita, come il cristallo di quel calice le sfumature dei colori.
Il vino ci insegna a ubriacarci, perché impariamo a inseguire la stessa voluttà nella vita, inebriandoci d’amore, di desiderio, di virtù, e, infine, di poesia. G. V.

11 Luglio – 18 luglio
IS MIRRIONIS – Mirai, guardate
Dai Menhir del canonico Spano allo sport della Johannes

Rappresenta una novità rispetto alle passate edizioni l’inserimento, nei percorsi delle Notti Colorate, della via Is Mirrionis, qui l’11 luglio, dalle 20:00 alle 22:00, si svolgeranno le azioni di TEATRO DI STRADA SOTTO I PORTOCI DI IS MIRRIONIS, protagonisti gli artisti Paolo Hellies al Cyrwheell, Dario Buonanno e Amedeo Possa giocoleria e Nicola Aledda trampoli.

Il 18 luglio, ore 21:30, presso il Campo Sportivo Johannes, si terrà L’ALTRA FACCIA DELLO SPORT, incontro con i protagonisti dello sport cittadino impegnati nel sociale, a cura di Giovanni Sanna, coordina il giornalista Bruno Corda, voce recitante Mario Faticoni.
La proposta ha l’obiettivo di far conoscere ai giovani la faccia nascosta dello sport. Non quella dell’esaltazione, delle grandi vittorie e dei super campioni, ma quella della crescita morale e civile, dell’esempio, della solidarietà e, a volte, del riscatto sociale. A tal fine, attraverso una serie di immagini e di un testo letto da due attori verranno raccontate quattro storie esemplari. Quella di Andrea Degortes, detto Aceto, di Olbia, nato povero e diventato il Re del Palio di Siena: 14 vittorie; la seconda storia ricorda la vicenda dell’Amsicora Hockey. Partita da zero, è diventata la squadra che ha vinto più scudetti in Italia: 24,  più 8 conquistati dalle donne.

La terza storia narra la vicenda di una donna, Chiara Obino. Cagliaritana,mamma,di professione dentista è la primatista italiana di immersione in apnea,ad un passo dal record mondiale. La chiamano la Regina degli Abissi.
L’ultima storia è, forse, la più straordinaria. Riguarda i portatori di handicap. Lo sport li ha trasformati in persone vincenti. Partecipano a campionati, vincono medaglie alle olimpiadi,sono competitivi. E hanno superato ogni disuguaglianza.
Alcuni protagonisti di queste storie saranno presenti alla manifestazione. Altri potranno essere collegati via telefono.

Sempre nei campi sportivi della Johannes, ma alle ore 22:30, andrà in scena lo spettacolo “Gocce di fuoco” di Dario Buonanno, una produzione del Teatro del Sottosuolo. Uno sciamano stregone accompagna gli spettatori in questo viaggio senza tempo, in cui il fuoco, uno degli elementi che da sempre affascina e contemporaneamente spaventa l’essere umano, diventa protagonista di una storia magica dove tutto si trasforma e prende nuova forma.
Dal 2002 Dario Buonanno (Darbo) studia e pratica la giocoleria (è laureato in Scienze motorie all’Università di Cagliari e pratica discipline orientali, come il kung fu e il tai-chi). Dopo aver iniziato nel 2006 le sue esperienze nell’ambito delle arti sceniche, negli ultimi anni si è specializzato nella giocoleria infuocabile, da cui prende vita “Gocce di fuoco”, il suo primo spettacolo interamente dedicato ad uno dei 4 elementi naturali.

25 luglio
CORSO VITTORIO EMANUELE
Splendore ottocentesco, lacrime di tram e nuova archeologia

Il tratto pedonale del Corso Vittorio Emanuele, tre le ore 20:30 e le ore 22:00, verrà animato dalla performance “Il passato che rivive” con i Vittoriani itineranti: Anna Orrù, Claudia Carlini, Francesca Perseu, Flora Sicbaldi, Alessandro Casula, Antonello Perseu e con Francesca Urpi, accompagnati dai musicisti dell’Associazione Culturale Symponia.

Alla musica e alla performer Laura Zedda è anche affidato il compito di condurre gli spettatori in via Portoscalas, dove al numero 17, nei locali dell’Arco Studio, alle ore 21:00 – ore 21:45 – ore 22:30, andranno in scena le performance:
Palabanda, la rivolta” da Luciano Marrocu con Piero Marcialis, Pier Paolo Frigau, Franco Siddi, produzione Il crogiuolo e “Il carteggio ritrovato” da Elena Mameli Calvino, adattamento di Marco Parodi, con Elena Pau, produzione La Fabbrica Illuminata.

Palabanda è una azione teatrale incentrata su tre quadri animati da personaggi, alcuni storici altri di fantasia, collegati al tentativo insurrezionale – la “congiura” nella tradizione – di Palabanda. Negli ultimi mesi del 1811 un gruppo di democratici cagliaritani, più esattamente del quartiere di Stampace, tentarono un’azione insurrezionale per rovesciare la Corona, che ancora in quegli anni aveva sede a Cagliari. L’azione fallì ancora prima di iniziare e fu seguita da una repressione che ebbe il suo acme, l’anno successivo, nella condanna a morte, eseguita, del capo della “congiura”, Salvatore Cadeddu. Nella casa di Cadeddu, a Palabanda, un angolo del quartiere di Stampace, si erano svolte le riunioni preparatorie della “congiura” e in questa casa viene messo in scena il primo dei dialoghi teatrali, del tutto immaginari, che si svolge pochi mesi prima della “congiura”.
L’attrice Elena Pau porta in scena la scienziata sarda Eva Mameli Calvino, donna straordinaria nata a Sassari nel 1886.
Il personaggio si racconta attraverso la sua densa biografia. Una donna straordinaria, madre dello scrittore Italo Calvino, appassionata di matematica e botanica. Evelina (come molti la chiamavano) si guadagnò nel 1911 il posto di assistente di Botanica e dopo quattro anni ne ottenne, prima donna in Italia, la libera docenza.
Chi l’ha conosciuta la descrive come una donna minuta, fortemente risoluta e anticonformista. «Il rigore scientifico e morale – aveva detto il figlio Floriano nel 1986, in occasione della intitolazione di una scuola di Cagliari alla madre– era fondamentale per lei nella educazione dei figli, così come l’origine sarda.

1 agosto
VINCENZO SULIS
La via del contrabbandiere – patriota, della moda e dell’arte

Appuntamento conclusivo il 1 agosto nella via Vincenzo Sulis, dove il negozio Donne ospiterà, con repliche ore 21:00 – ore 21:30 – ore 22:30, la performance “Sulis Autografo” dall’autobiografia di Vincenzo Sulis con Andrea Busu Dreh.

Alle 22:00 invece l’intera via sarà animata dalla performance “Legarsi alla città. Omaggio a Maria Lai” con i danzatori di Tersicorea e Twain – Centro di Produzione Danza sostenuto dalla Regione Lazio Cie Twain physical dance theatre – Compagnia Produzione Danza sostenuta dal MiBACT PERIFERIE ARTISTICHE – Centro di Residenza Artistica Multidisciplinare della Regione Lazio e MiBACT art.43 in residenza Centro d’Arte e Cultura – Città di Ladispoli, Supercinema – Tuscania, coreografie di Simonetta Pusceddu e Loredana Parrella e con Antonio Luciano, Marta Gessa, Daniela Vitellaro per Il crogiuolo ed il musicista Alessio Devita.

Il Sulis Autografo qui raccontato è una riduzione dell’Autobiografia di Vincenzo Sulis, che si rifà alla produzione dello spettacolo “Scommiato!”, già portato in scena da Il crogiuolo, con Mario Faticoni protagonista. Si parte da Sulis che ricorda nella sua ultima residenza a La Maddalena, gli avvenimenti che lo portarono ad essere avversato dai Savoia, che tanto fedelmente aveva servito, e quindi a trascorrere gran parte della sua vita prigioniero nella torre dello Sperone (oggi Torre Sulis) di Alghero. Il ricordo prende vita e corpo, come se si stesse assistendo allo scorrere di una pellicola cinematografica.

“Legarsi alla città”, nel centenario della nascita di Maria Lai, vuole far rivivere mantenendone intatto il senso, una delle operazioni performative più importanti e note dell’artista di Ulassai, “Legarsi alla montagna”. Proporla in città all’interno della via Sulis in una versione danzata, narrata e musicata, vuole essere un richiamo forte ai valori impliciti ai termini “legame, legare, legarsi”. Il richiamo è alla vita dell’artista e al suo legame con la città di Cagliari. Il richiamo è alla comunità, legare tra loro uomini e donne diversi sempre, oltre che per colore della pelle, nazionalità, cultura, estrazione sociale, significa riconoscerli simili per l’unica cosa che realmente conti, l’umanità. Il richiamo è alla cura e all’amore per i luoghi della nostra città, legarsi ad essi significa riconoscerne il valore, tutelarli.

Il crogiuolo, Spazio Fucina Teatro,
Centro culturale La Vetreria – Cagliari Pirri
Per informazioni: tel. 070 0990064 – 334 8821892

info@ilcrogiuolo.eu
ilcrogiuolo@gmail.com

Direzione artistica Rita Atzeri

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